articolo Cucina
Una corretta dieta vegetariana freccelunedì 11 novembre 2013 


Una corretta dieta vegetariana deve garantire all’organismo, attraverso l’assunzione quotidiana di frutta e verdure di stagione, un apporto equilibrato di vitamine e fibre, che rinforzano e depurano il nostro organismo allo stesso tempo, nonché di proteine, perché, nel momento in cui si decide di eliminare dal proprio piatto quelle di origine animale, è altresì importante sapere dove trovare quelle vegetali, per assumerle in giusta quantità. Di vitamine vegetali la natura è particolarmente ricca; se ne trovano in abbondanti quantità, ad esempio, nei legumi, quali ceci, fagioli, lenticchie, piselli e soia, che può essere ingerita in varie forme, dal latte fino al tofu.

A questi vanno poi associati i cereali, come riso, farro, grano, miglio, avena, segale, che contengono pochi grassi e molti sali minerali, vitamine e proteine, ossia elementi utili a combattere l’insorgenza di malattie a carattere degenerativo. E’ importante ricordare che i legumi, come anche i cereali integrali e le verdure verdi contengono molto ferro, quindi, soprattutto se assunti insieme a frutta ricca di vitamina C (kiwi, agrumi), la quale favorisce l’assorbimento di quest’oligoelemento, riducono notevolmente il rischio di anemia, tanto temuto da coloro che demonizzano la dieta vegetariana. Il calcio, invece, è presente in quantitativi significativi non solo nelle uova, nel latte e nei formaggi, che fanno comunque parte di tale regime alimentare, ma anche in broccoli, cavoli, bietole, crucifere e altre verdure verdi.

Lo iodio è possibile assumerlo grazie alle alghe, che anche in piccole quantità soddisfano il fabbisogno di tale elemento per un corretto funzionamento della tiroide. La frutta secca, quindi noci, mandorle, pinoli, nocciole, rappresenta un forte fattore di protezione della salute, perché previene le patologie cardiache, essendo particolarmente ricca di omega-3, quindi nella dieta vegetariana anche questa non deve mai mancare. Se poi si vuole aggiungere un ulteriore tocco di benessere alla nostra tavola bastano poche altre piccole accortezze. Innanzitutto preferire le spezie, se possibile fresche, al sale raffinato per insaporire i cibi aiuta a ridurre i danni apportati all’organismo da una dieta ipersodica e, allo stesso tempo, dona anche un gusto piacevole alle pietanze.

Non farsi mai mancare un’insalata ogni giorno; assunta ad inizio pasto, infatti, questa controlla poi l’assorbimento degli altri nutrienti. Preferire le pentole normali a quelle a pressione, per cuocere zuppe e minestroni, così da limitare l’evaporazione di troppe sostanze nutritive dai vegetali. La dieta vegetariana, quindi, rappresenta una scelta alimentare particolarmente ricca e protettiva per la salute. Infatti, la riduzione di grassi animali e di zuccheri complessi nell’alimentazione quotidiana comporta una riduzione della mortalità, che è stata stimata pari al 50-70% circa. Inoltre, si è dimostrato che l’assunzione di frutta secca, insieme ad olio di semi di lino, riduce in parte l’insorgenza di tumori al seno e al colon.

Quindi, oltre che per motivazioni etiche, la scelta di diventare vegetariani da alcuni è fatta anche per motivi di salute. Resta il fatto che, qualunque sia la spinta che orienta a seguire un regime alimentare piuttosto che un altro, prima di intraprendere qualsiasi percorso è bene consultare un nutrizionista, fare delle analisi e così poter poi cambiare con tranquillità.
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Una corretta dieta vegetariana deve garantire all’organismo, attraverso l’assunzione quotidiana di frutta e verdure di stagione, un apporto equilibrato di vitamine e fibre, che rinforzano e depurano il nostro organismo allo stesso tempo, nonché di proteine, perché, nel momento in cui si decide di eliminare dal proprio piatto quelle di origine animale, è altresì importante sapere dove trovare quelle vegetali, per assumerle in giusta quantità. Di vitamine vegetali la natura è particolarmente ricca; se ne trovano in abbondanti quantità, ad esempio, nei legumi, quali ceci, fagioli, lenticchie, piselli e soia, che può essere ingerita in varie forme, dal latte fino al tofu.

A questi vanno poi associati i cereali, come riso, farro, grano, miglio, avena, segale, che contengono pochi grassi e molti sali minerali, vitamine e proteine, ossia elementi utili a combattere l’insorgenza di malattie a carattere degenerativo. E’ importante ricordare che i legumi, come anche i cereali integrali e le verdure verdi contengono molto ferro, quindi, soprattutto se assunti insieme a frutta ricca di vitamina C (kiwi, agrumi), la quale favorisce l’assorbimento di quest’oligoelemento, riducono notevolmente il rischio di anemia, tanto temuto da coloro che demonizzano la dieta vegetariana. Il calcio, invece, è presente in quantitativi significativi non solo nelle uova, nel latte e nei formaggi, che fanno comunque parte di tale regime alimentare, ma anche in broccoli, cavoli, bietole, crucifere e altre verdure verdi.

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